Consigli utili per il benessere del gatto dal veterinario
La visita veterinaria è, di solito, un evento stressante per il gatto, il quale manifesta stress non appena percepisce cosa accade già in sala d’attesa e poi, durante la visita.
La tutela del benessere del gatto in ambulatorio veterinario passa innanzitutto dalla prevenzione, che dipende in larga parte dal proprietario. Per preparare il proprio gatto alla visita dal veterinario, il proprietario può:
- abituare il gatto alle manipolazioni
- abituare il gatto al trasportino
- abituare il gatto ai viaggi in auto
- evitare che il gatto associ l’ambulatorio o il Veterinario a eventi spiacevoli
- ridurre il tempo in ambulatorio
Cosa significa abituare?
Con il termine “abituazione in etologia si intende la graduale diminuzione dell’attenzione e della risposta di un soggetto a uno stimolo. Per abituare il gatto a uno stimolo è necessario che lo stimolo sia presentato in maniera corretta, cioè a una intensità tale da non scatenare reazioni di paura, e ripetutamente.
Come preparare il proprio gatto alla visita dal veterinario
Abituare il gatto alle manipolazioni
Il gatto sin da piccolo deve essere toccato in tutte le parti del corpo in modo estremamente gentile, graduale, senza spaventarlo o forzarlo.
Abituare il gatto al trasportino
Si deve evitare che il gatto associ il trasporto alla visita veterinaria. È buona norma che il trasportino sia a disposizione del gatto almeno qualche giorno prima di andare dal veterinario (o sempre a disposizione, ad esempio utilizzandolo come cuccia), e che sia associato a cose positive: nel trasportino si può mettere una coperta, del cibo appetibile ecc. Dopo essere stati dal veterinario, è importante lavare il trasportino evitando prodotti con odore forte e/o di ammoniaca, per evitare che vi rimangano odori e feromoni.
Trasportare il gatto in un trasportino chiuso e coperto
È preferibile usare un trasportino che possa essere aperto frontalmente e dall’alto. Per far sentire il gatto più protetto, il trasportino deve essere coperto con un telo dal momento della partenza da casa, durante il trasporto, in sala d’attesa, fino al rientro a casa. In caso di alte temperature, verificare che la copertura non la innalzi ulteriormente.
Evitare che il gatto associ l'ambulatorio a eventi spiacevoli
Si possono mettere in atto molti accorgimenti. Ad esempio, quando si adotta un gattino, si può portarlo dal veterinario qualche volta per una “visita di cortesia” durante la quale non subisca trattamenti spiacevoli, così da associare la visita ad esperienze positive come carezze, cibo appetibile ecc. Anche nelle visite successive, il proprietario può portare oggetti che lo tranquillizzino (ad esempio una coperta con il suo odore, cibo molto appetibile) e avere un atteggiamento che lo tranquillizzi (accarezzarlo, se gradisce tenerlo in braccio ecc.)
Ridurre il tempo di permanenza in ambulatorio
È importante ridurre il tempo di permanenza in ambulatorio, soprattutto in sala d’attesa, ad esempio fissando un appuntamento o, se la sala è affollata, attendendo fuori o in auto. In sala d’attesa il trasportino deve essere posizionato in alto e lontano dai cani, luoghi di passaggio, rumori.
Riconoscere e gestire lo stress del gatto
Segnali di stress nei gatti
I gatti sono animali che si impauriscono facilmente e molti comportamenti come aggressività, fuga e inibizione sono di solito dovuti alla paura. È opportuno non esporre il gatto a troppi stimoli e non forzarlo a fare cose che non gradisce. Ad esempio, in sala visite è bene non forzare il gatto a uscire dal trasportino, ma attendere qualche momento per capire se esce da solo e lasciargli la possibilità di esplorare l’ambiente e di annusare oggetti e persone.
Come riconoscere lo stress nel gatto
Il proprietario dovrebbe essere in grado di riconoscere quando il proprio gatto è stressato. I segnali di stress possono variare da soggetto a soggetto e, nello stesso soggetto, da una volta all’altra. Si può sospettare che il gatto stia vivendo una situazione di disagio quando si nasconde, si immobilizza, mostra aggressività, tiene le orecchie indietro, cambia “improvvisamente” il proprio comportamento, si lecca eccessivamente, urina o defeca fuori dalla lettiera, non mangia o mangia eccessivamente. Bisogna comunque ricordare che lo stesso comportamento può essere dovuto anche ad altre cause, per cui è utile chiedere consiglio al proprio veterinario o a un veterinario comportamentalista.