IPERTENSIONE nei cani e nei gatti: il punto di vista oculistico
L’occhio è uno degli organi più sensibili all’aumento della pressione sanguigna, fungendo da sentinella accessibile per individuare i danni causati dall’ipertensione. Le alterazioni oculari possono spesso allertare tempestivamente il paziente di eventi iperacuti, come emorragie o perdita improvvisa della vista.
Conseguenze della mancanza di prevenzione
In assenza di prevenzione e controlli regolari, un paziente iperteso può presentarsi con condizioni gravi come l’ifema (sangue nella camera anteriore) o cecità improvvisa. Questi scenari possono comportare danni irreversibili come il distacco della retina o emorragie vitreali, rendendo complessa la possibilità di ripristinare la vista.
Segnali precoci della retinopatia ipertensiva (
Un oculista veterinario di fiducia può identificare segnali più sottili e ancora reversibili del danno oculare da ipertensione, come piccole emorragie retiniche e tortuosità dei vasi retinici. Questi sono i primi segni della retinopatia ipertensiva.
L’Oftalmoscopia: esame fondamentale
La visita oculistica, tramite l’oftalmoscopia, consente l’esame del fondo dell’occhio, permettendo di osservare direttamente la retina e di cogliere variazioni rispetto alla normalità. Poiché la retina è un’estensione del sistema nervoso centrale (un altro organo bersaglio dell’ipertensione), questa indagine permette di visualizzare direttamente i vasi sanguigni e il tessuto nervoso, fornendo informazioni preziose anche sullo stato del cervello del paziente.
Monitoraggio e prevenzione a lungo termine
Il controllo periodico della pressione sistemica è essenziale per una corretta interpretazione dei valori pressori. L’inclusione della visita oculistica nei controlli di routine per tutti i soggetti a rischio è fondamentale. Questo approccio fornisce un valido supporto all’internista per una diagnosi precoce e un’efficace gestione dell’ipertensione.